scienza e filosofia

ti dirò..a me aveva dato molto fastidio in quanto fino a quel momento nessuno aveva mai azzardato un tono del genere qui...io la filosofia non la scarto a priori...l'ho studiata...l'ho meditata e mi sono reso conto che il gioco non vale per nulla la candela...oltre a non fare per me vedo solo punt di vista che riguardano una realtà parziale mai completa....è odioso per certi versi...ormai questa discussione è cancellata dalla mia mente però ricordo ch qualche anno fa ero particolarmente intollerante riguardo le istituzioni religiose...immagino sia rimasto impresso in questa discussione ed ecco anche il perchè di quel post...la scienza non è al pari della religione..la religione è buio e la scienza è luce...inutile stare a spiegare perchè..è una differenza che si respira quotidianamente...lo scientismo non è al pari dogmatismo religioso...non si possono paragonare sulla stessa bilancia...per me non si può dire che un estremo è uguale all'altro..c'è una profonda differenza che riguarda la qualità del pensiero....questo non deve essere un invito ad essere scientisti ma a prendere atto di cosa significhi andare verso quell'estremo....per quanto ha detto l'utente non è che non abbia proprio avuto un'atteggiamento ostile nei confronti del pensiero scientifico ed è anche vero che una parte del suo discorso verteva su ciò che dicevi.....ma il fatto è che nessuno scienziato si immaginerebbe mai di andare a descrivere un mondo partorito da un'immaginazione un po' poco sviluppata...la metafisica è un universo jolly che usano solo i filosofi e che ha un'utilità pratica nulla.....ma del resto non ci si potrebbe aspettare un utilizzo migliore....
secondo me si intende male il discorso...la matematica è un mezzo di descrizione ma va oltre il semplice strumento...non è un gioco di punti di vista ma una presa di coscienza..il mondo gira secondo determinate leggi ma queste ci sono già...sono insite nel nostro universo a prescindere dal modo di descriverle...il mezzo più pratico è la matematica ma questa è uno specchio della realtà la cui precisione si limita soltanto con la nostra pigrizia(nella fattispecie semplifichiamo i calcoli al massimo)...non è l'uomo che impone un comportamento ma è la natura che tramite il suo comportamento ci porta a comprendere delle cause e degli effetti...noi non imponiamo niente ma abbiamo la possibilità di relazionarci al mondo secondo un certo linguaggio che formalmente è la matematica(nulla ti vieta di descrivere il mondo a parole e andare oltre la freddezza di una relazione) ma siamo pur sempre ed irrimediabilmente condannati a leggere e capire il mondo con il linguaggio con cui è scritto..

Agli albori della scienza può essere che c'era il razionalismo-filosofico che seppure empirico si affidava alla logica per una dimostrazione temporanea.
Ci sono dimomostrazioni temporanee sia nell'empirica, sia nella scienza, sia nella filosophia; oppure mi sbaglio, non so.
Non bisogna scaldarsi tanto, tanto l'affermare o l'accertare oppure l'imporsi è solo una soluzione temporanea; e come lo spazio-tempo , prima c'è , poi non c'è , o forse non è mai esistito, oppure esiste, infine è solo una dimensione temporanea creata dall'uomo per spiegarsi temporaneamente parte della logica del micromacrocosmo.
Può essere io mi sbagli , può essere io abbia ragione ma che importa è solo una dimensione temporanea.

salve!
non ho ben capito dove vuole vertere il tuo discorso..io ritengo che le leggi che governano questo universo non dipendono dalla nostra visione..è la nostra visione che dipende da queste leggi e che di volta in volta si adatta per una visione sempre più vicina ad abbracciare queste leggi..è questo che intendi per visione temporanea(raccoglie dimostrazione e dimensione temporanea)?

Per me, il rapporto tra scienza e filosofia ha a che fare con coloro che lo hanno reso possibile e come, cioè, le persone di secoli fa hanno lasciato dietro di sé uno scrigno di scoperte che negli anni continuano a reggere.

Filosofi e scienziati cercano la verità.