Terremoto in Nuova Zelanda

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balocchi
view post Posted on 23/2/2011, 01:30




Nella giornata del 21 febbraio 2011 all'ora locale 12.51 (23.51 UTC) si è verificato un grosso evento sismico di M 6.3. Il sisma si è abbattuto nella citta di Christchurch (43.6° S, 172.7° E) nella Nuova Zelanda.

L'evento sismico viene interpretato come parte di una sequenza incominciata con il terremoto del 3 settembre 2010 nella città di Darfield con M 7,0 anche se sembra non sia presente una struttura che metta in relazione i due eventi.

Da un punto di vista tettonico, la Nuova Zelanda si trova in corrispondenza di una faglia trasforme che taglia in modo obliquo l'isola denominata Faglia Alpina. Tale struttura alla scaloa globale, rappresenta un margine di placca trasforme destro tra quella Australiana e la Pacifica. Il meccanismo focale dell'evento del 3 settembre mostra una cinematica da faglia trascorrente destra, compatibile con la Faglia Alpina, mentre l'evento del 21 febbraio mostra una cinematica da faglia di thrust, probabilmente associato a una struttura tettonica di tipo compressivo localizata in corrispondenza dell'evento sismico.

(da: http://geobalocchi.blogspot.com/2011/02/te...va-zelanda.html)
 
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Dark Mind
view post Posted on 23/2/2011, 08:37




grazie del continuo arricchimento e di averci inserito nel tuo blog(:
 
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balocchi
view post Posted on 23/2/2011, 12:16




Ecco un database delle faglie attive in Nuova Zelanda:
http://maps.gns.cri.nz/website/af/viewer.htm

La cosa interessante è che nell'area del sisma di ieri manca completamente una struttura che ha causato l'evento. Tale mancanza credo sia da imputare ad una scarsa conoscenza della zona di pianura dove è nata la città di Christchurch (lo escluderei , visto che degli studi del sottosuolo della pianura saranno stati condotti sicuramente dai ricercatori), oppure ad una nuova faglia che si è generata con il terremoto di ieri. Altra ipotesi è che la struttura potrebbe esistere, ma non è stata cartografata come attivaprobabilmente perchè non erano presenti indizzi geologici e sismologici rilevanti per considerarla una struttura attiva.
 
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balocchi
view post Posted on 26/2/2011, 12:43




per tenervi aggiornati posto quanto segue:
http://georcit.blogspot.com/2011/02/consid...ella-nuova.html

Naturalmente sono aperte discussioni sull'articolo
 
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Dark Mind
view post Posted on 26/2/2011, 14:34




non ho capito bene una cosa..è una sorpresa che si sia verificato un terremoto così forte in Nuova Zelanda oppure è una zona dove i terremoti avvengono spesso?
 
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balocchi
view post Posted on 26/2/2011, 22:37




E' una zona dove i terremoti avvengono spesso, però nessuno si aspettava che avvenisse in quella zona. Infatti il database delle faglie attive è stato aggiornato al 3 settembre 2010 dopo l'evento sismico (3 settembre).

Il fatto che sia forte, potrebbe essere dovuto a due fattori, il primo è la bassa profondità ipocentrale, le altre considerazioni si possono fare in base alle elevate accelerazioni di picco alla superficie, che mostrano come le condizioni geologiche e topografiche producano un'amplificazione sismica. Un po' come è avvenuta a L'Aquila.
Possiamo dire che una piccola scossa per amplificazione può produrre una scossa elevata.
 
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Dark Mind
view post Posted on 27/2/2011, 15:13




ok allora non avevo capito male....il come di queste amplificazioni è un nuovo oggetto di studio oppure ci sono già studi in merito?
 
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balocchi
view post Posted on 28/2/2011, 12:31




entrambe...

Sul piano teorico esistono degli studi sull'amplificazione dei terremoti e sulle variabili ad esso correlato.

Per quello che riguarda il terremoto specifico, so che è partita una squadra di rilevamento per comprendere meglio i maccansmi di produzione dell'evento sismico.

http://geonet-shakennotstirred.blogspot.com/
 
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Dark Mind
view post Posted on 2/3/2011, 15:47




sembra una buona zona di ricerca redditizia...lo studio del territorio porterà a comprendere meglio le dinamiche dei terremoti in generale?
 
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balocchi
view post Posted on 2/3/2011, 16:36




io spero di si...

anche se la chiave di lettura per prevedere i terremoti non è semplice...
 
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Dark Mind
view post Posted on 10/3/2011, 01:14




rieccomi dopo una breve assenza...immagino che sia difficile interpretare i terremoti...non oso immaginare tutto lo studio sulle onde che c'è dietro..quante variabili e quanti modelli bisogna utilizzare per ottenere uno studio concreto....magari ne sai più di me(:
 
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balocchi
view post Posted on 10/3/2011, 01:53




i terremoti sono ancora un punto interrogativo, non tanto nello studio, che ormai sono il sogetto di tanti ricercatori, quanto sulla previsione.
Prevedere un terremoto vuole dire risolvere tre variabili: La posizione in coordinate geografiche dell'epicentro; l'intensità dell'evento sismico in termini di magnitudo (energia che il terremoto può liberare sottoforma di onda sismica); Infine la variabile temporale, in termini di giorno ed ora in cui è previsto il terremoto.
 
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Dark Mind
view post Posted on 11/3/2011, 17:32




immagino che sia particolarmente difficile fare una previsione del genere....riguardo all'altra discussione proprio sulla previsione dei terremoti, che ne pensi di quel discorso sulle rocce granitiche che compresse liberano ioni?..forse se iniziamo a parlare di questo sarebbe meglio tornare in quella discussione...
 
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12 replies since 23/2/2011, 01:30   276 views
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